Differenze tra Reiki e Pranoterapia
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Differenze tra Reiki e Pranoterapia




Tra Reiki e Pranoterapia ci sono delle differenze, ma anche dei punti in comune, oggi in questo articolo vediamo quali sono.


Capita spesso che queste due tecniche vengano confuse, perché hanno dei punti in comune, ma anche delle differenze, e per chi non ha conoscenza di queste due tecniche può facilmente fare confusione.


Punti in comune:


in entrambe le tecniche si utilizzano le mani, imponendole su alcune zone del corpo per emanare l’energia e per riportare in equilibrio lo stato di salute del cliente. Entrambi sia l'operatore Reiki, sia il Pranoterapeuta sono a conoscenza di questa energia, non è un punto di vista ma è scientificamente provato che esiste una fonte di energia al di fuori di noi e dentro di noi.


Per chi pratica Reiki:


l’operatore Reiki per poter effettuare dei trattamenti, necessita di attivazioni energetiche (iniziazioni), che lo ricollegano al bacino inesauribile di energia vitale universale, egli è un tramite attraverso cui l’energia fluisce, non utilizza la propria, per questo il Reiki è privo di qualsiasi effetto negativo sia per l’operatore sia per il cliente. Tutti possono diventare canali Reiki.


Per chi pratica Pranoterapia:


l’operatore che utilizza la pranoterapia ha dentro di sé una quantità di energia superiore ad altri individui, e utilizza questa energia per riportare in equilibrio lo stato di salute del cliente, ha una mano dominante che irradia energia, e una mano ricevente che assorbe l’energia del cliente, e con apposite manovre di scarico porta fuori di sé tutta l’energia che ha assorbito, non facendolo potrebbe sortire effetti negativi sull’operatore stesso. A differenza del Reiki non tutti posso essere pranoterapeuti.


Punti di differenza:


  • l’operatore Reiki canalizza l’energia universale per donarla al ricevente, è un tramite attraverso cui l’energia fluisce, non ha da fare nulla in particolare se non essere presente in quello che sta facendo. Dal momento che utilizza l’energia al di fuori di se stesso, al termine del trattamento anche l’operatore può sentirsi pieno di energia e in equilibrio.

  • Il pranoterapeuta è egli stesso la fonte dell’energia che viene utilizzata, pur non negando l’esistenza dell’energia universale, egli usa la propria, e al termine di ogni trattamento potrebbe sentirsi privo di energia e stanco.


Qualcuno ora può chiedersi quale delle due tecniche è la migliore? A questa domanda non esiste una risposta, l’invito è fare esperienza di entrambe le tecniche, come ricevente e scegliere quale delle due è la più adatta, come operatore invece non è possibile fare l’esperienza di pranoterapia, in quanto non tutti possono essere pranoterapeuti, a differenza del Reiki, tutti possono essere canali dell’energia vitale universale.


Se vuoi avere maggiori informazioni sui corsi per operatore Reiki visita la pagina ufficiale www.reikitorino.com/eventi




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